venerdì 29 dicembre 2017

Non è che se se vai a capo prima della fine del foglio stai scrivendo poesie

Ovvero è molto meglio mangiare un panino col salame che leggere cose scritte male

Pare che Cesena il 28 dicembre si sia svegliata sotto un profluvio di poesie. O meglio sotto un profluvio di fogli di carta, con stampate poesie. Fogli affissi, senza autorizzazione, un po' ovunque: muri, porte e portoni, persino cassette delle poste e firmati Movimento per l'emancipazione della poesia - MEP.
Pare che uomini dal cuore duro e poco inclini al lirismo non abbiano gradito e abbiano fatto un esposto alla Polizia Municipale.
Pare che questo affaire poetico (raccontato da Il Resto nel Carlino nei dettagli) sia un vero e proprio giallo, a giudicare dalle parole usate nell'articolo: gli agenti sono entrati in azione, saranno individuati con certezza i responsabili del gesto, i responsabili ne risponderanno.
Va anche detto che al giallo si aggiungono forti elementi di dramma (il comandante dei vigili aggiorna il sindaco sulle procedure adottate e i controlli effettuati - mi immagino posti di blocco, interrogatori durissimi nei quali fanno recitare a memoria Il sabato del villaggio - ci sono persone non abituate alle regole civili e cattivi frequentatori seriali di social network).
Io incuriosita sono andata a leggermi la poesia nella foto del Resto del Carlino e, sono costretta a trascriverla per dovere di cronaca.
Vi avviso sono immagini  particolarmente crude che possono colpire animi sensibili

Torna

Ti sto lasciando il tempo
per accarezzare ogni emozione
per conoscere ogni tuo limite e, se devi,
sbucciarti le ginocchia del cuore.

Ma poi, torna

A questo punto, siamo col cuore a pezzi (altro che ginocchia sbucciate!) per l'immane tragedia della morte della poesia.
Però pensandoci bene a me questa immagine del cuore con le ginocchia, e quindi con delle gambette che lo portano in giro fa venire in mente Jacovitti e i suoi salami podisti.
E mentre vado a prepararmi un panino penso che alla fine è tutta una farsa (il Movimento per l'emancipazione della poesia, chi è corso a lamentarsi della cosa,  il lessico da duri di chi si sta occupando del "caso") e che il 28 dicembre Cesena si è svegliata solo sotto un profluvio di fogli di carta.

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