martedì 23 agosto 2016

#ChissàPerché

Dal profilo twitter di Davide Borgo
https://twitter.com/dborgo/status/
768050973797388288?lang=it

#ChissàPerché non si riesce a parlare di libri in maniera normale in Italia

Ci sono i Disinteressati, la stragrande maggioranza  delle persone, che di libri e lettura non parlano proprio. Non sono interessati, non leggono. Vengono citati dalla stampa un paio di volte l'anno, quando escono statistiche sullo stato della lettura e si dice che bisogna rivolgersi al sempre più bacino dei disinteressati. Loro però non lo vengono a sapere perché tanto non leggono.

Poi ci sono i Lettori forti, sono per lo più innocui. Vengono citati anche loro un paio di volte l'anno quando escono statistiche sullo stato della lettura, si dice che esistano, che da soli tengano in vita il mercato editoriale, qualcuno sostiene anche di averne visti due.
In realtà vivono nell'ombra, tendono ad accompagnarsi con i loro simili in comunità, non di rado virtuali, nelle quali si scambiano con tono cospiratorio titoli di libri.

Poi ci sono gli Apostoli della Lettura, sono pericolosissimi. Cercano di convincere i Disinteressati che leggere fa bene. Le loro uniche letture sono quelle che sostengono che leggere fa bene. Scandagliano il web alla ricerca di articoli che dimostrino che la lettura rende più belli, più intelligenti, più sensibili, più alti, con meno cellulite, senza brufoli e li diffondono con l'implacabilità delle dieci piaghe d'Egitto. Nei momenti di tempo libero raccolgono frasi ad alto contenuto simbolico (ma di nessun senso logico) ovviamente sulla bellezza della lettura.

Abbiamo poi i Politici. Molti di loro rientrano nella categoria dei Disinteressati. Altri, più sfortunati,  pare si imbattano solo in libri per bambini in cui pinguini dello stesso sesso covano un uovo. Ne rimangono talmente turbati da volerli bandire da scuole e biblioteche. Alcuni di loro sono molto sensibili alla questione della purezza cromatica dei colori primari, al punto da voler bandire anche libri nei quali il blu e il giallo si mescolino dando vita a impuri colori secondari.

Poi da oggi abbiamo anche Quelli del Decathlon. Hanno lanciato una campagna con l'hashtag #LoFaccioPerché (lo sport, si intende). Ci sono alcuni filmati su yotube e dei cartelloni pubblicitari. In queste ore sta destando parecchie critiche un manifesto pubblicitario in cui un bambino gioca a calcio e la scritta #LoFaccioPerché in campo non servono i libri. L'immagine è stata postata da Davide Borgo su twitter e decathlon ha risposto che Lo sport, soprattutto da bambini, è spensieratezza. Non è nostra intenzione sollevare alcuna polemica! :)

A me questa campagna piace molto. La trovo improntata ad un sano realismo. Si rivolge alla fetta di mercato più ampia, quella dei Disinteressati, non pretende di cambiarla come fanno gli Apostoli, dice quello che molti pensano, che i libri son palle pazzesche, capaci solo di suscitare pensieri, accontentando così i Politici. E non si cura affatto dei Lettori forti che in fin dei conti sono un po' come gli unicorni.
Insomma penso avrà il grande successo che si merita.


Nessun commento:

Posta un commento