venerdì 6 novembre 2015

Vi spiego il romanzo rosa (con l'aiuto di un vedovo americano)

Gira su facebook una truffa rivolta alle signore della mia età, alle signore di mezza età. Me lo raccontavano alcune amiche.
E' la truffa del vedovo americano. Si riceve una richiesta di amicizia da un signore, un americano dice lui. Questo signore vive momentaneamente in Nigeria o in altri paesi lontani dove fa il militare o altri lavori  un po' vaghi ma comunque interessanti: manager in una multinazionale, ingegnere petrolifero, costruttore di ponti e strade. Il signore in questione è sempre vedovo, in alcune varianti ha anche perso tragicamente la prole, in ogni caso è in procinto di abbandonare l'Africa e trasferirsi definitivamente in Italia (guarda caso ha spesso origini italiane).A questo punto avete capito come va a finire, il triste vedovo ritrova il sorriso grazie alla malcapitata, imbastisce una relazione a distanza e comincia a pianificare l'arrivo in Italia. E qui cominciano i problemi, gli intoppi, gli intralci. Una penale da pagare per poter lasciare prima la propria occupazione. La difficoltà ad accedere al proprio conto in banca. Alcune pendenze da saldare. E la trepidante truffata mette mano al conto corrente e partono bonifici internazionali.
Insomma ci sono state varie denunce e parecchie donne di mezza età turlupinate.

Qualche giorno fa è capitato a me.
Ricevo una richiesta di amicizia da un sedicente ingegnere petrolifero che vive a Nairobi. In un lungo messaggio mi scrive che quando ha visto la mia foto profilo ha provato un sentimento che non provava da 6 anni, quando sua moglie e suo figlio sono morti in un incidente stradale, e aggiunge che fra poco finirà il suo lavoro in Africa e si trasferirà in Italia dove vuole iniziare una nuova vita con me. (Poi dicono che gli uomini oggigiorno sono indecisi)
Passato il fou rire e un primo momento di rabbia, no non nei confronti dell'ingegnere petrolifero, ma delle signore mie coetanee che si son fatte abbindolare (è vero che ci han tirato su con le favole del principe azzurro e un'opera costante di smantellamento dell'autostima, ma sarebbe ora di darsi una svegliata da sole senza aspettare l'arrivo di un principe che vuole i soldi per il viaggio), capisco che questa storia funziona molto bene perché è una perfetta costruzione narrativa.
Racchiude in sé tutti gli stilemi del romanzo rosa, da Carolina Invernizio ad oggi. Un uomo forte ma che ha molto sofferto,  e che grazie a noi sta ritornando alla vita (ah, la sindrome della crocerossina), una storia d'amore con la promessa dell'happy end, le difficoltà da superare che fortificano l'amore e rendono più agognato il lieto fine. Sullo sfondo un'ambientazione esotica  affascinante e pericolosa che connota il carattere del protagonista maschile.
E se è vero che quello che connota le lettrici di romanzi rosa è il coinvolgimento emotivo nella narrazione - Janice A. Radway giunge a dire che "La lettura del romance integra le strade normalmente aperte alle donne per la gratificazione emotiva, fornendo loro in maniera vicaria quell'attenzione e accudimento che esse non ricevono a sufficienza nella vita quotidiana (La vie en rose. Letteratura rosa e bisogni femminili, Dino Audino Editore, 2012) - allora i vedovi americani consentono di vivere un romanzo. A caro prezzo.


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