venerdì 29 marzo 2013

Amazon compra Goodreads




 Dopo l'acquisto, qualche mese fa, di Anobii da parte di Sainsbury (ne avevamo parlato qui) è di poche ore fa la notizia che Amazon compra Goodreads, il social network dedicato ai libri con oltre 16 milioni di iscritti.
In precedenza, nel 2008, Amazon aveva acquisito anche Shelfari, altra piattaforma dedicata ai libri e alla lettura.
(Qui trovate la notizia raccontata da Amazon e qui invece da Goodreads).
La preoccupazione principale riguarda ovviamente l'autonomia del social network e il comunicato di Otis Chandler punta molto a rassicurare gli utenti di Goodreads sul mantenimento dell'indipendenza e delle caratteristiche di comunità di ogni tipo di lettori sia che leggano libri di  "carta, audio, digitali, rotoli o tavolette di pietra".
Nonostante le rassicurazioni è lecito chiedersi (e molti dei commentatori della notizia su Goodreads lo stanno già facendo) se il social network non finirà per essere abbandonato a se stesso come di fatto sta accadendo per Shelfari ed anche per Anobii e se non vi saranno forme di censure o occultamento delle recensioni negative
Il valore aggiunto dovrebbe essere, sempre se condo Chandler,  l'integrazione dell'esperienza di Goodreads all'interno del Kindle.

1 commento:

  1. Credo che il declino di aNobii sia nato prima ancora dell'acquisto da parte di Sainsbury, credo sia frutto di scelte in ritardo con i tempi e con la mancanza di una visione strategica. Su Goodreads posso dire poco, bisogna capire se la scelta di Amazon sia solo quella di piazzare la propria bandierina sul social network (e quindi semplicemente sottrarla alla concorrenza) o integrare le esperienze di lettura che Goodreads offre alla vendita di libri (soprattutto digitali). Questo però apre interessanti e allo stesso tempo complesse questioni: gli utenti che pubblicano recensioni sui libri letti incentiveranno inconsapevolmente il valore commerciale di Amazon?

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