domenica 29 gennaio 2012

C'era una volta

















Abbastanza bruttino, finora. Noioso. Quoto!
Sono i commenti lasciati dai lettori di una copia della biblioteca di La talpa di John Le Carré.
E' la convisione della lettura, il social reading prima di Anobii, di Bookliners, di Higlighter.
Anche mio marito, che sta leggendo il libro, condivide i pareri di quanti l'hanno preceduto, ma mi ha garantito che non lo scriverà.

mercoledì 25 gennaio 2012

a loro insaputa

Ma come sono sbadati i lettori forti! 2

Ritorno sul tema della crisi dei lettori forti (qui) perchè in questi giorni si sono aggiunti alcuni contributi.
Sono debitrice per le informazioni che riporto ad una serie di scambi sulla bacheca facebook di Luca Ferrieri e in particolare ai suoi interventi e a quelli di Giulio Blasi che spero non me ne vogliano per lo scippo.

Innanzitutto La lettura senza carta di Giuseppe Granieri che sembrerebbe confermane un forte incremento del digitale pur con una serie di distinguo che meritano di essere presi in considerazione. Poi Ebook, ecco cosa sta succedendo in Italia di Antonio Tombolini, che analizza il mercato italiano degli ebook del 2011.
Blasi nota che, anche ipotizzando una conversione di massa di lettori forti al digitale, come faceva Peresson nell'articolo di Simonetta Fiori,  i conti non tornano se confrontati con i dati delle vendite di ebook. Questo probabilmente perchè non siano in presenza di una contrapposizione netta fra lettura cartacea e lettura digitale, ma ci troviamo davanti a fenomeni ibridi.
Personalmente ritengo, e la misura è assolutamente "spannometrica" non supportata da dati, ma solo da un quotidiano rapporto con gli utenti della biblioteca e da frequenti scambi di opinioni con colleghi bibliotecari, che i lettori digitali siano lettori forti, decisamente motivati e fortemente consapevoli di se stessi come lettori. Insomma benché sia ormai risaputo che molte cose possono avvenire a nostra insaputa, non riesco proprio a immaginare 700.000 lettori  "morbidissimi", come li definisce Ferrieri, "ossia lettori che non si ritengono tali perché leggono sul Kindle!"

sabato 21 gennaio 2012

Ma come sono sbadati i lettori forti!

Nel 2011 mancherebbero all'appello 723.000 lettori. Di quelli forti, da un libro al mese, di quelli che da soli sostengono gran parte del mercato librario italiano. Sono gli ultimi dati riportati dall'ISTAT. I dati sono relativi a interviste effettuate nel marzo 2011 e hanno come periodo di riferimento i 12 mesi precedenti.
I dati sono commentati da Giovanni Peresson dell'AIE nel Giornale della Libreria e ripresi su Repubblica di oggi nell'articolo di Simonetta Fiori La crisi dei lettori forti.
Veramente singolare l'analisi di Peresson: è vero che nel 2011 non ci sono stati grandi bestseller a fare da traino al mercato, è vero che il lettore deve essere riconquistato ogni volta, è vero che possono esserci stati slittamenti su consumi diversi dal libro come, ad esempio fonti informative sulla situazione politica e sociale, ma alla fine come non vedere un nesso fra i 700.000 lettori scomparsi e i 400.000 e-readers presenti sul mercato e i 500-600.000 lettori di e-book della fine del 2010?
Insomma, secondo Peresson, i lettori forti si sarebbero completamente convertiti al digitale e sarebbero stati sbadati al punto da non aver conteggiato fra le proprie letture gli e-book, falsando così i rilevamenti ISTAT. Francamente mi sembra più credibile siano stati rapiti in massa dagli alieni.
Per completare il quadro ricordo che a dicembre 2010 gli e-book presenti sul mercato italiano erano solo 6.950 con un valore di mercato pari allo 0,05 (dati AIE).
Anche se ha già due anni e i dati non sono più aggiornatissimi, credo che per capire qualcosa di più sugli italiani e la lettura non si possa prescindere da Giovanni Solimine, L'Italia che legge, Laterza 2010.

venerdì 20 gennaio 2012

E-Maigret

Si amplia l'offerta di ebook dell'Adelphi con scelte editoriali più sensate di quelle viste finora. Ne avevamo parlato qui e molto più diffusamente l'aveva fatto Marta Manfioletti in e-letteratura.
Si sono infatti aggiunti al catalogo 10 ebook di George Simenon e, a partire da lunedì 23 gennaio, cominceranno ad essere pubblicate le inchieste del commissario Maigret.
Ogni lunedì verranno pubblicate cinque storie, rispettando l'ordine cronologico originario.
Promozionali i prezzi delle prime uscite (gratuito Pietr il lettone e a 1,99 euro le altre quatto di lunedì prossimo) a 4,99 euro quelle successive.
Ne parla qui Giorgio Pinotti, editor di Adelphi.

domenica 15 gennaio 2012

In your shoes

Mi piace molto La Lettura, il nuovo supplemento culturale del Corriere della Sera che esce la domenica.
Mi piace soprattuto perchè si occupa di lettura e letture cercando di creare collegamenti, fili, individuando temi che percorrono in maniera trasversale i libri.
Particolarmente interessante è la sezione Itinerario d'autore, un viaggio attraverso 5 pagine memorabili della storia della letteratura dedicato tutte le settimane ad un tema diverso.
Oggi il percorso si snodava attraverso le scarpe, dai calzari di Agamennone alle scarpe di Rosso Malpelo, appartenute al padre defunto e tenute da parte con cura in attesa che siano della misura giusta. Dalle scarpe da lavoro di Bukowski a quelle raccontate da Jhumpa Lahiri. Sono quelle di Ashoke, ingegnere indiano che si reca a conoscere la sua futura sposa e che verranno da lei furtivamente calzate, sperando di riuscire a immaginare, prima di vederlo, l'uomo che i genitori hanno scelto per lei.
Nei numeri precedenti altri percorsi, altri temi: i baci, i goal, la passione, il denaro...
Online c'è il Club de La Lettura

sabato 14 gennaio 2012

Copertina che vince non si cambia

Elisabetta, collega bibliotecaria a Mestre, mi segnala questa raccolta fotografica Copertine a confronto, quando la narrativa si imita, apparsa oggi su Repubblica.it, dicendomi scherzosamente che le ricorda qualche cosa.
Le ricorda un corso che ho tenuto nel mese di dicembre a Pordenone durante il quale si è parlato anche della fatica per bibliotecari e lettori di orientarsi in un mercato ipertrofico ma spesso privo di fantasia, sempre pronto a cavalcare il successo del momento ma scarsamente innovativo.
Più dei dati, che pure sono estremamente significativi, credo che le immagini ripetitive e sempre simili delle copertine siano illuminanti per testimoniare la scarsità di idee e la pigrizia mentale di buona parte degli editori.
Quella di La solitudine dei numeri primi può essere definita la madre di tutte le copertine per lo sterminato numero di imitazioni che ha generato, e Giordano stesso in una intervista le riconosce un ruolo non secondario nel successo del suo libro: "Credo che ci sia stato un concorso di cause. Anche di cause che con il libro in sé hanno poco a che fare. Ad esempio, la copertina. Sa quante persone, durante le presentazioni del libro, mi hanno detto di essere state indotte ad acquistarlo da quello sguardo in copertina".

Le immagini pubblicate da Repubblica provengono dal bellissimo blog di una "libraia di provincia" copertinedi libri ed è tutto dedicato alla scoperta di copie e imitazioni, ma merita una visita attenta anche lecopertine della Fondazione Elia Spallanzani

domenica 8 gennaio 2012

Che soggetti!

Tentativo di mappa dell'indicizzazione semantica della narrativa per adulti


Visualizza Indicizzazione della narrativa in una mappa di dimensioni maggiori

Tutti i bibliotecari prima o poi si sono imbattuti nella fatidica frase sono da ritenere privi di soggetto quei documenti che non hanno una coerenza tematica (p.e. le enciclopedie generali), come pure i testi letterari, poiché, anche quando sono incentrati su un tema (soggetto letterario), non sono prodotti con l’intento principale di recare informazioni” GRIS  (Gruppo di ricerca sull’indicizzazione per soggetto), Guida all’indicizzazione per soggetto, AIB, 1996, p. 14
Eppure anche i testi letterari, la narrativa, i romanzi posso essere indicizzati semanticamente.
All’estero si fa da anni, con progetti di respiro nazionale che hanno convolto biblioteche pubbliche ed universitarie e istituzioni come la Library of Congress per gli Stati Uniti o il Danish Bibliographic Center  per i paesi nordici.
Anche in Italia si cominciano a creare accessi semantici alla narrativa. Per bambini e ragazzi è ormai pratica abbastanza diffusa, meno per quanto riguarda gli adulti.
In mancanza di un progetto comune, di linee guida condivise  e nonostante una serie di difficoltà come la mancanza di conoscenza reciproca delle varie esperienze, talvolta la scarsa adeguatezza dei software di catalogazione e degli opac, stanno nascendo una serie di esperienze che partono dai singoli poli bibliotecari, a volte da singole biblioteche. Nella maggior parte dei casi si comincia con l’attribuzione di generi  letterari. Vi sono poi esperienze di vera e propria indicizzazione, altre di redazione di abstract con l’individuazione di parole chiave, e altre ancore di creazione di thesauri specifici.


Tento qui una prima parzialissima mappatura dei Poli bibliotecari che hanno avviato progetti di indicizzazione semantica della narrativa per adulti,  sperando di arricchirla grazie alle segnalazioni dei colleghi.

Per ogni Polo ho riportato l’indirizzo dell’opac, una brevissima nota sulla tipologia di indicizzazione e alcune indicazioni sulle modalità di ricerca

lunedì 2 gennaio 2012

La puzza sotto il naso, gli ebook e il marketing

Attenzione, anche questo NON è un post sull'odore della carta.
Volevo regalare un ebook a mio fratello per Natale e comperare qualcosa per me. Avevo in mente vari autori, guarda caso tutti Adelphi, in particolar modo Flaiano. E ho scoperto che nessuno di loro è pubblicato in digitale.
Della sconfortante e sconsolante e aggiungerei sconcertante povertà dell'offerta di e-book in Italia se ne parla in e-letteratura
Per quanto riguarda la situazione di Adelphi, a tre mesi esatti dall'inizio della pubblicazione di ebook la casa editrice non ha a catalogo che una trentina di titoli. Così sono andata a rileggermi le dichiarazioni di Renzo Ginepro, direttore commerciale di Adelphi, "Noi restiamo grandi cultori della carta ma, dopo circa un anno di osservazione del nuovo mercato digitale, abbiamo deciso di entrarci" A convincere Adelphi anche "le richieste arrivateci via email dai clienti storici: Mi piacerebbe avere i vostri libri sull’ereader, quando arriveranno? dicevano"
Così dopo la strategia commerciale di Feltrinelli zoom che fa pagare pezzetti di libri senza aver neppure digitalizzato l'opera completa (vedi qui), ecco il marketing snob e contro voglia di Adelphi che dopo un anno di osservazione comincia a pubblicare ebook perchè lo richiedevano i clienti. Vien da chiedersi dove stessero guardando.
E comunque alla fine Flaiano (Diario notturno) a mio fratello l'ho regalato di carta. E magari è andata pure meglio così. Fosse stato un ebook come avrebbe fatto ad aprirlo a caso?